martedì 12 febbraio 2013

CONFRONTO DELLE DIMISSIONI DI PAPA BENEDETTO XVI CON L'ABDICAZIONE DI CELESTINO V


 Giornalisti e opinionisti hanno paragonato Papa Benedetto XVI a Celestino V. Da storico dovrò contraddirli, perché Celestino innanzitutto non è Joseph e il contesto storico e politico del 1294 è abissalmente diverso da quello attuale-

Vediamo ora da vicino cosa accadde al papa del "gran rifiuto" in quel lontano 1294 :


CELESTINO V il Potenfice vittima dei poteri dell’epoca.

"Per spiegare al meglio la misteriosa storia di Papa Celestino V bisognerebbe partire da molto lontano, addirittura dal sacro romano impero fondato da Ottone I. Quell'Impero infatti ebbe molta influenza sull'italia centrale e sul pontificato. Di fatto l'Italia centrale e settentrionale era entrata a far parte dell'impero Germanico. In quell'impero, la chiesa pontificia difendeva ad ogni costo la sua indipendenza dall'imperatore. In italia la lotta per l'indipendenza dall'impero si chiamava Guelfi. I sostenitori invece di una chiesa che voleva farsi dipendente dell''impero si chiamavano Ghibellini. In toscana vi erano due tipi di guelfi, i guelfi neri e i guelfi bianchi. Dante Alighieri apparteneva ai secondi. I Guelfi bianchi erano sostenitori dell'indipendenza del papa e dei vescovi, ma non mettevano in discussione l'istituzione della chiesa come invece volevano fare i guelfi neri. 
In questo contesto complicato di rivalità grandi e piccole a noi interessano quelle grandi che ora andremo a spiegare.
Nel 1292, con la morte di Papa Niccolò IV, il trono pontificio rimase improvvisamente vacante. Fu una data particolarmente cruciale in quanto la peste tardò l'elezione del nuovo Papa. Questo Ritardo iniziò a fare gola a tutti coloro che intendevano far vincere il proprio candidato per arrivare prima al soglio pontificio. Il più pericoloso dei concorrenti era un porporato affiliato all'Impero germanico. Se fosse salito al trono, il sogno dell'impero di arrogarsi anche il potere temporale della chiesa si sarebbe realizzato in pieno.
Bisognava dunque affrettarsi nella scelta ed impedirlo ad ogni costo. Bisognava al più presto chiudere la questione della sede vacante, anche altri Re infatti si erano mostrati ingerenti. Il Re di napoli si permise addirittura di entrare nel Conclave dei cardinali che si tenne a Perugia. Fu cacciato con sdegno dagli stessi porporati che non vollero credere a questa ingerenza.
L'aria di fiducia tra gli stessi porporati si era fatta pesantissima.
Intanto un certo frate eremita Pietro da Morrone, non faceva che sottolineare il pericolo che la chiesa stava correndo, inviando missive presso alcuni cardinali concorrenti al trono. Uno di questi Latino Malabranca ebbe l'intuizione geniale. Se sul trono infatti, fosse salito un non porporato il problema della successione pontificia pulita sarebbe stato risolto, in quanto soltanto un non porporato poteva essere totalmente libero dalle influenze monarchiche e soprattutto imperiali.

Alla fine il conclave riuscì a votare nella persona di Pietro da Morrone il nuovo Papa non porporato con il nome di Celestino V. L'indipendenza della chiesa cattolica era stata così assicurata, ma non con essa un pontificato tranquillo. Si sarebbe infatti rivelato il pontificato più ostacolato della storia. Tutti i cardinali che avevano legami con le varie Monarchie iniziarono a minare la sua carriera pontificia, a rendergli insomma la vita difficile in maniera che il Papa lasciasse il trono. 
Tra questi cardinali c'era tuttavia un cardinale che perseguendo lo stesso scopo, lo faceva probabilmente per assicurare l'indipendenza della chiesa : era il Cardinal Caetani, ossia il futuro e successore Papa Bonifacio 

Fu infatti il cardinal Caetani che entrando in stretto contatto con Papa Celestino V, grazie alla sua esperienza e conoscenza del diritto canonico, riuscì a mostrargli la strada per procedere all'abdicazione. Non sappiamo se questa abdicazione fu imposta al pontefice o questi effettivamente, stufo di tante angherie, decise di accettarle. Probabilmente l'anzianità che egli portava sulle sue spalle ci fa pensare alla seconda ipotesi. 

Ma in realtà se si legge bene la storia si giunge facilmente alla verità. La fuga di Celestino V la dice lunga su quanto questa abdicazione fosse stata imposta, la successiva cattura e poi l'angusta prigionia nella piccolissima cella del castello di Fumone ci dice il resto

Quel Papa non voleva abdicare, e non solo non intendeva farlo, voleva compiere la sua missione di rinnovamento spirituale della chiesa fino in fondo, ma era troppo pericoloso lasciarlo lì con quelle buone intenzioni. Bisognava assicurare il trono a qualche cardinale di potere, un cardinale con le palle che avrebbe assicurato la successione del trono pontificio alla chiesa cattolica anche per i Pontefici a venire.
In nome dell'indipendenza del potere temporale della chiesa Clestino V fu sacrificato e strumentalizzato come Papa di comodo per ottenerla".

COME SI EVINCE DAL TESTO  ( IN CORSIVO ) QUINDI PAPA CELESTINO NON SI è DIMESSO PER PROPRIA VOLONTA', MA PER VOLONTA' DEGLI ALTRI. INVECE IL NOSTRO ATTUALE PAPA SI è DIMESSO PER SUA VOLONTA' PER MOTIVI PERSONALI NOTI, MENTRE ALTRI MOTIVI NON LI SAPPIAMO, MA POSSIAMO IMMAGINARLI, VISTO CHE IL VATICANO ULTIMAMENTE HA DOVUTO AFFRONTARE PESANTI DILEMMI INTERNI.
PROBABILMENTE L'ABDICAZIONE DI CELESTINO V FU IMPOSTA, MENTRE QUELLA DI BENEDETTO XVI è STATA, SI DETTATA DA CERTE CONDIZIONI VATICANE, MA SICURAMENTE SCELTA APPELLANDOSI ALL'ARTICOLO VATICANO CHE LO CONSENTE.
CELESTINO V INOLTRE MORì IN PRIGIONIA, PERCHè ANDAVA ELIMINATA UNA MINACCIA PER LA CHIESA DEL POTERE. CELESTINO INVECE VOLEVA IL RINNOVAMENTO SPIRITUALE DELLA CHIESA E QUESTA NON ERA LA PRIORITA' PER CHI PRESE IL PONTIFICATO AL SUO POSTO.
IL PARAGONE DI BENEDETTO XVI CON CELESTINO NON SI PUò FARE E NON VA FATTO.
CELESTINO FU FATTO PASSARE PER IL VILE CHE NON ERA, DANTE LO MISE NELL'INFERNO SOLTANTO PERCHè LO INCOLPAVA DI AVER PERMESSO A BONIFACIO DI PRENDERNE IL POSTO. IN REALTà CELESTINO NON AVREBBE POTUTO FARE NULLA CONTRO POTERI COSì FORTI.

FORSE ANCHE BENEDETTO XVI HA AVUTO A CHE FARE CON POTERI
INSORMONTABILI ?

CURIOSITA' : SOLTANTO POCHI MESI FA, VISITANDO LA ROCCA DI FUMONE E LA RELATIVA CELLA DOVE FU TENUTO PRIGIONIERO CELESTINO V, SCATTAI UNA FOTO NELLA QUALE APPARSE UN VOLTO ETEREO SOMIGLIANTE PROPRIO AL VISO
DEL PAPA :
clicca qui sotto


IL GIORNO DOPO MI DOCUMENTAI E SCRISSI LA STORIA DELLA SUA ABDICAZIONE CHE HO SOPRA RIPORTATO. NEL MOMENTO CHE LA SCRISSI EBBI LA SENSAZIONE CHE STAVO FACENDO UNA COSA NECESSARIA. OGGI QUELLA SENSAZIONE MI è ANCORA PIù CHIARA. AMMETTENDO L'IPOTESI INCREDIBILE CHE ESISTE UN AL DI LA' FORSE QUEL PAPA CHE FU CELESTINO V INTENDE ANCORA INVITARE LA CHIESA  AD  AMMETTERE LE SUE COLPE ANTICHE E PRESENTI. FORSE QUEL PAPA è APPARSO NELLA MIA FOTO PER CHIEDERE GIUSTIZIA AL MONDO.
IN QUESTO ASSURDO CASO FUNGEREI DA INCONSAPEVOLE MESSAGGERO GIUNTO A PORTARVI QUESTO MESSAGGIO.
QUESTO VE LO DICO DA ATEO CHE LASCIA APERTA LA PORTICINA AL MONDO SPIRITUALE E ALLA SUA ESISTENZA. MA CREDO CHE CI SIA UN'AUTENTICA DIASPORA TRA L'AL DI LA' CREDUTO DAGLI UOMINI E QUELLO EFFETTIVAMENTE ESISTENTE.
FORSE ANCHE PER QUESTO, SE DANTE PONE CELESTINO V ALL'INFERNO IN REALTà EGLI SEMPLICEMENTE è ALTROVE DOVE NOI NON POSSIAMO NEMMENO IMMAGINARE.
E DA QUELL'ALTROVE QUEL PAPA CI INVITA AD ESSERE UMILI CON I FATTI CHE NON VEDIAMO, PROPRIO PERCHè NON LI VEDIAMO.
NESSUNO A QUESTO MONDO PUò PRESUMERE DI AVERE LA VERITà IN TASCA, SPECIALMENTE SULLE COSE INTANGIBILI.
QUINDI NON PAGATE NESSUNA DECIMA PER IL RISCATTO DELLA VOSTRA ANIMA E TANTO MENO NON IMPUGNATE NESSUNA ARMA O POTERE IN NOME DI QUALSIASI PRESUNTA VERITà.

SE L'UOMO IMPARERA' A RISPETTARE GLI ULTIMI E I PIù DEBOLI E AD ACCOGLIERLI COME FRATELLI, COSA DALLA QUALE SIAMO LONTANISSIMI, ALLORA SI POTRà PARLARE DI "CHIESA", TUTTE LE ALTRE FORME SONO SOLTANTO FORME DI POTERE E DI MENZOGNA. E SICCOME L'UOMO è INCLINE AD AMARE QUESTE DUE FORME PIù DELL'AMORE, CI TROVIAMO PER QUESTO IN UN MONDO CHE NON CONOSCE PIù LA NECESSITà DEL NOSTRO VICINO PIù PROSSIMO.
IL POTERE E LA MENZOGNA CI RENDONO CIECHI E IN QUESTA CECITA' VERSA ANCHE LA CHIESA DI ROMA.


ALTRE CONSIDERAZIONI :


 Pubblico qui l'opinione di un internauta che mi ha colpito. Rispondendo alla domanda "perché il Papa si dimette" :


" Se se n'è andato per lo schifo di quello che c'è in vaticano ha tutta la mia ammirazione, purtroppo però c'è un ma. Mi spiego meglio: se se ne doveva andare per lo schifo non avrebbe mai dovuto accettare di essere Papa, qui non stiamo parlando dello studentello in seminario che non ci aveva capito un c..., qui parliamo di un teologo coi controc...., che il vaticano lo conosce per filo e per segno. I motivi sono sicuramente altri, ma noi popolicchio non li sapremo mai. Io mi dico sempre una cosa anzi due
1) Non mi ritengo un genio
2) se una cosa me la chiedo io con la mia poca cultura, può mai essere che non se la sia chiesta chi di cultura ne ha molta più di me?
Non ci posso credere che lui non abbia pensato a che mattonata in bocca ha dato a tutta la dottrina cattolica abdicando, il Papa è sostenuto dallo spirito santo, in tutto quello che dice e che fa, adesso come lo spiega ai fedeli che lo spirito santo stavolta non era presente? Va be' che non ci vuole un pozzo di scienza a mettere a credere al gregge una qualsiasi stronz@ta, d'altra parte "gregge e pecore" ci si definiscono da loro stessi ...e le pecore brucano, non si fanno domande.
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@solaris
hai ragione sul fatto dei viaggi che ad una certa età sono pesanti, d'altra parte è il suo mestiere, la parola "Pontefice" significa: uno che getta ponti, che allaccia un popolo con un altro, un uomo con un altro o nazioni o che sia.
Ma a questo avrebbe dovuto pensarci prima, e sono sicuro che lo ha pure fatto, non mi pare di ricordare che quando fu eletto, scoppiasse di felicità, ora da un'italiano mi posso pure aspettare che non sia stato capace di fronte e tutto il mondo di dire: No grazie, non fa per me. Ma da un tedesco e che tedesco, mi spiace ma non ci credo. Aveva tutto chiaro in mente di cosa volesse dire fare il papa, è stato accanto a Giovanni Paolo II per una marea di anni, per me i motivi sono altri.

Fonti:

Il cervello a cui è stato disinserito il divieto di formulare idee proprie, installato ed inserito di default su diverse serie.

LA FRASE IN NERETTO MI FA RIFLETTERE MOLTO : MA COME ? IL PAPA NON ERA INFALLIBILE ?

IL DOGMA DELL'INFALLIBILITà SULLA QUALE LA CHIESA HA TANTO INSISTITO PER ANNI, SEMBRA CADERE IN UNA VORAGINE E CONFERMARCI CHE SI TRATTA DI VACUE SUPERSTIZIONI DEL MONDO CATTOLICO. Oppure dovremmo pensare che lo spirito santo si è preso una vacanza perché sono giunti gli anni dell'apocalisse e quindi Dio mette alla prova anche il primo vescovo di Roma ?
Da ateo mi è più facile pensare che la religione cattolica e i suoi dogmi siano fin troppo "umani" e davvero poco "divini".
Ma forse l'opinione di un ateo per chi crede non conta e su questo non intendo discutere, sarebbe inutile !

Quando ho scelto l'ateismo ( prima ero credente ) l'ho fatto con uno spirito razionale ma non cieco. Non intendo negare in modo assoluto l'esistenza di Dio o di un al di là, ma certamente l'ateismo mi ha regalato il fatto di andarci molto più cauto nel credere alle certe “favolette” religiose.
Chi crede può credere anche che la casa di Maria è stata portata dagli angeli in volo nel nostro paese. Ma per chi è ateo questa risulta essere, appunto, una favoletta.
Chi crede non ha dubbi sul fatto che Gesù camminava sulle acque, mentre chi è ateo potrebbe trovare altre soluzioni meno straordinarie o credere che questa cosa sia stata scritta e sostenuta a posteriori da chi sosteneva che Gesù era più Dio che uomo, nell'ambito di quei cristiano tacciati di eresia cristologica ai tempi dei primi padri della chiesa.





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