lunedì 11 novembre 2013

I FANTASMI DI VENEZIA


Nel 1479 un ricco mercante di nome Giovanni Dario fece costruire questo antico palazzo nonostante l'area di costruzione fosse occupata da un cimitero.
 I morti non tardarono a vendicarsi. Giovanni infatti perse tutte le sue fortune, sua moglie Marietta in seguito al disastro finanziario del marito morì di infarto.
La funesta vicenda fece si che attorno la dimora si diffondessero storie dei fantasmi dei defunti del cimitero che avevano infestato la casa. Per cui il palazzo rimase disabitato per alcuni secoli, precisamente fino al 1800.
Il gioielliere armeno Arbit Abdull infatti, rimanendone affascinato volle acquistarla a tutti i costi.

Ma la maledizione colpì anche lui ed esattamente come era accaduto al primo inquilino, anche lui perse tutte le sue fortune. L'armeno morì in completa povertà soltanto pochi anni dopo.

Lo stesso avvenne per altri due ricchi signori inglesi che ebbero la cattiva idea di prenderla a dimora verso la metà dell'800. anche per loro la triste sorte fu il tracollo finanziario. I due ricchi signori non aspettarono però che la morte venisse da sola e preferirono impiccarsi.

Nel 1979 non andò meglio ad un conte che volle occupare il palazzo : fu ucciso a coltellate dalla sua amante. La donna, sapendo che la dimora portava sfortuna, credette di sfuggire alla maledizione recandosi nella lontana Londra. Ma qui troverà anch'essa la morte per mano di un maniaco che odiava le donne, specialmente le fedigrafe e le amanti. Sfortuna volle infatti che l'assassino fosse venuto a sapere della sua storia con il conte. Il fatto di uccidere un amante assassina lo eccitò non poco.


Secondo un altra leggenda, il corpo di Fosco Loredan affiorerebbe nelle acque del canal grande stringendo ancora in mano la testa mozzata della povera moglie.
Scena che sarebbe visibile affacciandosi dal Campiello di Remer ogni volta che si avvicina l'anniversario del terribile delitto.
Fosco infatti era un uomo terribilmente geloso e, una notte, al culmine della sua gelosia inseguì la moglie fino al Canal Grande accusandola di averlo tradito con il cugino. Nonostante il doge cercò di fermarlo egli le tagliò la testa. 
In preda al rimorso per quel che aveva appena compiuto Fosco si gettò nel canal Grande insieme alla testa mozzata di sua moglie.
Da allora si dice che il suo fantasma è stato più volte visto nuotare macabramente con il capo della moglie.




 

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