domenica 23 marzo 2014

ANTITODO CONTRO IL FEMMINICIDIO

Legame indissolubile : queste due parole celano il dramma odierno del femminicidio. Insieme per sempre è divenuta una formula utopica e comunque non più scontata nella complessa società in cui viviamo. Quelli che una volta erano i punti fermi oggi non ci sono più.
I valori hanno lasciato il posto a dei nuovi canoni obliqui, spesso aberranti, nei quali langue la chiarezza dell'essere. L'amore viene scambiato per il possesso il quale amore non é. Ma questa affermazione non deve distrarci dai malesseri profondi che entrano in gioco nelle vite di coppia. Anzi si può dire che è da questi malesseri individuali che si scatena poi il dramma di coppia.
Si, perché nella coppia ogni dolore incomunicato diviene automaticamente moltiplicato per due. Così ogni volta che il dolore o il disagio esistenziale della persona rimane incomunicato e inascoltato non manca di divenire un elemento cronico. Ad esempio se ne va a farsi frigere la complicità. Una coppia che non comunica si comporta già come un entità divisa.
E poi vanno considerati tutti quegli elementi taciuti, ma non per questo inesistenti, che dividono e distanziato le due persone. E non si vuole spesso ne ammetterli e ne considerarli, pur essendo elementi fondamentali ai fini della Unione reciproca. Possono essere fattori esterni o interni alla coppia. Una coppia nella quale i due partner sanno comunicare il peggior ostacolo trova superamento nella reciproca collaborazione, laddove non c é vero dialogo invece, anche il più piccolo dei problemi diventa il più grande degli ostacoli.
Il problema rimane culturale, siamo una società di individui poco consapevoli e per questo poco allenati ad allargare la nostra consapevolezza. Spesso l'ottusità ha la meglio perché siamo una civiltà del tutto e subito poco abituati a riflettere su noi stessi e sugli altri. La coppia non ne può trarre beneficio perché amare significa ascoltare. Non mi stupisco infatti di incontrare continuamente quelle che chiamo strane coppie : quelle che non hanno nulla in comune se non fattori superficiali, eppure stanno insieme. Per non parlare delle unioni patologiche che hanno fondato la propria Unione appunto su affinità patologiche dell' essere.
Siamo una società che ha sempre più estremo bisogno di formazione interiore a ciò che è nobile, di fatto viaggiamo piuttosto in senso opposto a questa nobiltà abbracciando gli istinti e la barbarie, riconoscendo quindi come valori la sfida, la violenza, il predominio, l arroganza, la prepotenza, la pretesa incondizionata. Tutte cose che trasformano l'amore in dispotismo, l' ascolto in cinismo.
Insieme alla corruzione finanziaria pochi vanno considerando anche quella interiore della nostra cosiddetta civiltà. Si vorrebbe veder risolto il problema con una legge, ma si celano i reali motivi del fenomeno come anche sta avvenendo sul piano della baby prostituzione. Stiamo generando una civiltà del lusso dove la lussuria oltre ad essere lecita é anzi obbligatoria ed é questo imperativo dispotico a tradursi in morte ed ingiustizia nelle varie ed immaginabili forme. Forme mostruose capaci di partorire sempre nuove mostruosità come la babyprostituzione o il femminicidio.

lunedì 3 marzo 2014

GENTE ROZZA DEI CASTELLI ROMANI

Oggi vi parliamo della ignoranza provinciale e proverbiale portata con fin troppo orgoglio da alcuni plebei indigeni abitanti dei Castelli romani. In questi paesi si può incontrare della gente simpatica e preparata, gente di insospettabile cultura con la quale risulta piacevole scambiare quattro chiacchiere. Inevitabilmente tuttavia si ha a che fare purtroppo anche con la miseria umana e capita così di incontrare anche accattoni, alcolizzati, folli, dementi, fanatici, bigotti, bugiardi, pazzi e non ultimi esseri positivamente primordiali i quali portano come unico vanto l appartenenza alla propria terra della quale spesso c é poco o nulla di cui vantarsi. Proprio questo vanto ingiustificato spiega perché l Italia non si è evoluta e difficilmente si evolverà in qualcosa di meglio. Finché i primitivi detteranno legge facendo passare per idioti gli animi più nobili, i cocomerari scriveranno libri e i letterati porteranno la frutta al mercato. In questo mondo capovolto dove il crimine ha la meglio sulla onestà e dove gli ebeti riescono a passar per saggi e per esperti, dove chi ha cultura é visto come una minaccia, come un Socrate da abbattere per far si che lo status quo della ignoranza non venga scalfito.
E dire che dai letterati ci sarebbe molto da imparare se solo il sistema della ignoranza cessasse di censurare e di umiliare le loro personalità operando una tacita repressione non molto diversi da quella operata da Polpot . A tutti i letterati ridotti a fruttivendoli vorrei dire di non cedere alle intimidazioni, di continuare sulla propria strada della conoscenza, anche in questo clima oscurantista, di farsi coraggio perché il provincialismo corporativista mafioso lo si affronta con il coraggio della fede nel proprio libero pensiero.
E a questa Italia infantile che non vuole crescere e da cui nasce la baby prostituzione come anche la violenza maschilista sulle donne, noi letterati liberi pensatori non ci pieghiamo.
Questa compagine di Scimmioni senza ragione non ci intimidisce e neanche ci atterrisce, ma soltanto ci colma di pietà per quanto può essere misero l uomo e la sua umanità.