mercoledì 25 marzo 2015

I DIECI EMENDAMENTI

Scelsi gli idoli e gli dei d'ogni sorta perché grazie all'idolatria potei giustificare la guerra sotto il tuo buon nome.

Oh se lo pronunciai, perché il nominarti mi é utile ad ottenere i più biechi scopi.


Servirà pure un giorno della settimana per occuparsi di idolatria

Finché erano giovani li ho onorati, ma poi li ho scaricati e gli ho insultati per via della loro fragile vecchiezza. E non ho avuto né pietà ne amore per le loro malattie mentali e fisiche.

ogni giorno che passa uccido un essere vivente e non passa giorno che non l'abbia fatto anche quando ho creduto il contrario, se non fu la spada furono sens'altro le mie parole o le mie scelte.
E tanto é più facile uccidere quanto più lo si nasconde dietro una miriade di buoni propositi assolutamente necessari ed irrimandabili.

Una donna non basta a soddisfare i propri desideri. Ce ne vogliono mille, e suprema delizia é poter conquistare la donna di un altro profittando di qualche mancanza o inadempienza del legittimo marito.

Farsi ricchi con la stupidità degli altri, profittando della comune tendenza che ha il popolino per i vizi umani più noti.

Tutto quanto finora enunciato non è forse merito dell'impostura? Apparire angeli per agire indisturbati come fanno i demoni.

Non vivo se non per desiderare la roba è la donna altrui.

Per questo mi faccio chiamare onorevole e sono invitato alle cene dei più illustri e morali cardinali, ed i capi di stato, ed i dirigenti dei più grandi traffici mondiali che sputano sul sangue della povertà e delle catastrofi ambientali, non mi hanno mai rinfacciato di non essere come la morale vuole, semmai mi hanno lodato per come so apparir un essere morale. Del resto anche loro fanno lo stesso.

E l'uomo davvero onesto é un uomo scomodo ed indesiderato, Dio non voglia che io lo sia o che  lo diventi.

Dio é con me e non lo vorrà!

Io non lo diventerò, e vedrete che proprio per questa mia dote mi faranno Santo!






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