domenica 17 gennaio 2016

NON CREDETE ALLA TAVOLETTA OUIJA

Alla fine del 1800 a quanto pare non fu inventata soltanto la fotografia spiritica di cui abbiamo trattato in un precedente post. Qualcuno inventò forse, ma sicuramente rese commerciale la cosiddetta tavoletta Ouija.


Qualcuno suppone che in realtà la tavoletta era già esistita ai tempi di Pitagora, cosa a cui non credo perché il noto matematico greco avversava la metafisica pura e preferiva essere lui stesso uno spirito superiore.
La variante più povera e fatta in casa della tavoletta é il classico cartoncino liscio plastificato e o l'uso del bicchierino direttamente su un tavolo su cui vengono posizionate in cerchio le lettere dell'alfabeto.


La prova che la tavoletta appartenga allo spiritismo tanto di moda in Francia e in Germania nel XIX secolo sta proprio nella sua denominazione. Il nome infatti non è altro che l'unione di due particelle Oui e ja che nelle rispettive lingue di appartenenza significano si.
In genere chi interrogava la tavoletta ed i presunti spiriti, infatti cercava una risposta positiva, quindi affermativa alle sue aspettative più desiderate. Nessuno scomoda gli spiriti per domande consuete, si tratta sempre di domande per le quali non esiste una risposta terrena.
Nessun credente nella tavoletta però ha mai fatto due esperimenti per constatare l'effettiva corrispondenza spiritica del dialogo.
Ad esempio nessuno ha mai pensato di stravolgere l'ordine delle lettere diversamente dall'ordine alfabetico. In questo modo il nostro esperimento ha dimostrato che i partecipanti non erano più in grado di muovere l'indicatore in maniera da comporre frasi sensate. Questo perché il cervello dei partecipanti era maledettamente preso dalla difficoltà nel trovare le lettere che servono a comporre le frasi.
É quindi chiarissimo che essendo il cervello dei partecipanti ad essere messo in difficoltà non può esserci alcuno spirito.
Un altra prova é stata quella delle domande complesse del tipo, trovami l'area del triangolo o risolvi il seguente enigma : un piede umano é largo quanto il sole.
Nessuno spirito ha saputo rispondere nemmeno con le lettere ordinate.
Insomma ammettendone anche l'esistenza, perché scomodare spiriti che in quanto a capacità ed ignoranza non si mostrano affatto migliori di noi?
La risposta più semplice probabilmente é perché dietro la tavoletta magica ci siamo soltanto noi stessi ! Ovvero i partecipanti.



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