lunedì 1 febbraio 2016

ONORE A CAROLINA

Due anni or sono una ragazza di  14 anni di una grazia, una sensibilità ed una dolcezza indescrivibile e impareggiabile a causa del bullismo si getta dalla finestra. 



E' incredibile il cinismo ed il sessismo di certa gioventù odierna che con il suo modo di comportarsi dimostra soltanto una miseria umana indescrivibile.
Emarginazione ed umiliazione che hanno voluto umiliare la delicatezza di questa fanciulla gettata nell'orrore di una gioventù molto lontana dai sentimenti positivi e normali che si devono vivere a quella età.
Ma la morta non è lei che è stata uccisa poverina dalle umiliazioni e dalla brutalità sessista. I morti sono i suoi aguzzini, zombie viventi che sanno soltanto diffondere miseria e miserabilità con la loro crudeltà spicciola da quattro soldi. Crudeltà che prima o poi si ripresenterà mostruosamente ai loro destini, perché chi sceglie di servire il male poi è col male che dovrà fare i conti.
In questa vita tutti sono liberi di essere miserabili umanamente, e la società è libera di favorire questa miseria con la sua miserabile ipocrisia sessista.
Siamo liberi di mandare avanti certe mode del maschio prepotente o del gruppo prepotente e di umiliare i valori della grazia e della sensibilità, ma qualcuno ci ricordava che il sonno della ragione, e aggiungo io del cuore, genera mostri e mostruosità più grandi di noi.
Per questo motivo ritengo Carolina una martire della grazia, uccisa dalla barbarie odierna.
State pur certi che tutti coloro che sanno quali sono i veri valori della vita non la dimenticheranno mai. Essa vivrà per sempre nel loro cuore come anche nel mio.
Il bullismo ha fallito se intendeva cancellarne l'esistenza ed il ricordo perché con questo post intendiamo ricordarla e rinnovarne la presenza tra noi che siamo ancora qui.
Lei è una fiamma eterna e non si spegnerà mai, lei vivrà per sempre, lei sarà ricordata per sempre.
Lei è l'esempio della grazia, della gioventù, della beltà giovanile, della semplicità armoniosa tipica della sua età. Lei è l'assenza di malizia, lei è la vittima per antonomasia dell'assenza d'amore per cui si è ubriacata, l'esempio dell'ardore della sofferenza d'amore.
Lei è poesia e proprio per questo non può essere soffiata via, gettata nel dimenticatoio della pattumiera infernale a cui tendono coloro che intendevano gettarla.
PENSATECI : UCCIDENDOLA IN REALTA' SIETE VOI CHE VI SIETE TOLTI LA VITA.




Nessun commento:

Posta un commento