domenica 7 maggio 2017

LEGITTIMA DIFESA

Affideremo anche questo tema al beneficio del dubbio e al lume della ragione.
Potremmo parlarne in termini giuridici o peggio in termini populisti soddisfacendo la pancia della gente, ma qui non si ha intenzione di assolvere nè all'uno nè all'altro ruolo. Ci affideremo invece alla logica per tentare di farci illuminare in merito. In fondo tutte le buone leggi sono nate dalla logica e dall'attenta valutazione storica degli eventi.
Se una persona viola un confine che delimita una proprietà privata lo può fare per varie ragioni :

in quanto il confine non è ben marcato

in quanto il confine presenta dei facili punti di accesso

in previsione di furto.

il terzo caso è quello che ci interessa. Nella categoria dei ladri bisogna suddividere due fattispecie : il ladro aggressore ed il ladro di professione.
Il secondo è ben preparato ed è ben intenzionato a ridurre al minimo di incorrere in altri reati come il sequestro, la rapina, l'omicidio. Anche se in Italia la legge morbida e la probabilità di farla franca sembrerebbe un fattore determinante a far compiere a tutti i ladri anche questi altri reati.
Tutti questi cliché corrono il rischio di non farci capire nulla, di distrarci dal problema e dalla soluzione.
Quanti furti effettivamente si configurano anche con il reato di aggressione ?
Secondo la politica e secondo il sentire comune la risposta a questo quesito è : molti...anzi...troppi...e sempre di più.
Un' affermazione che grida all'allarmismo a ingenerare paura e allarme. Il problema però e che gridare al lupo al lupo poi si traduce in una massima confusione psicotica di tutta la nazione, che in preda alla paranoia obbedisce soltanto all'impulso terrificante della paura.
Così che i furti con aggressione, i quali sono certamente un fenomeno reale, rischiano di essere trattati nella maniera peggiore possibile, ovvero inefficacemente.
Nessuno Stato che ha una polizia preparata ed efficiente infatti ha bisogno di arrivare a coniare una legge in cui il cittadino dovrà difendersi da sè.
Dare questa possibilità ai cittadini non cancella la lacuna di avere una polizia ed una giustizia efficienti. 
Oltretutto far credere che il cittadino armato sia un deterrente nei confronti dei ladri aggressori è un mito senza fondamento alcuno. Il ladro aggressore sa di avere sempre un vantaggio sull'aggredito che si chiama effetto sorpresa. A meno che il cittadino non dormi con un occhio vigile ed uno no, tutte le notti.
Il cittadino comune non è né un pistolero, né una guardia, né un tiratore scelto. Molte vittime dei furti con aggressione sono persone inermi, per lo più anziane, come si fa a pensare che queste persone siano in grado di difendersi usando un arma da fuoco ?
Quindi resterebbe quel grande numero di vittime tra le persone inermi e perciò indifese.
Per tutti gli altri la sicurezza si tradurrebbe in duelli a colpi di arma da fuoco nei quali non è detto che ad avere la peggio sia necessariamente il ladro.
Sentirsi sicuri soltanto perché si possiede un'arma da fuoco è soltanto un illusione e chi conosce le armi lo sa bene. Premere il grilletto non è così scontato come si pensa, premerlo bene con efficacia richiede un addestramento non indifferente. 
Il cittadino comune ha tutto questo tempo da spendere ad addestrarsi ? Ancora una volta il cittadino comune che si sente potenzialmente minacciato potrebbe non rientrare necessariamente in colui che ha capacità, voglia, giudizio e preparazione ad usare correttamente un arma da fuoco. E' più facile che queste armi vengano usate un po come vengono guidate le automobili. Il nostro paese non è famoso per la buona disciplina e con la scusa della sicurezza quanti utilizzerebbero le armi impropriamente ?
L'effetto sarebbe quello di trasformare le case dei cittadini in arsenali privati pronti ad "esplodere" in episodi di ferimenti e assassini accidentali voluti e non...
I bar ritornerebbero ad avere le porte basculanti ben sagomate nei quali vantarsi dell'ultima sparatoria.